Riunione di Comitato a Cascine - BreBeMi
La parte forse più interessante della riunione del Comitato di Cascine di lunedi 24 scorso è stato l'argomento BreBeMi.
Presenti il consigliere Riva ed il vicesindaco Conforti, abbiamo posto qualche domanda sul passato e sul futuro.
Sul passato, cercando di capire come mai, dall'ottimismo delle ultime riunioni di luglio e agosto, si sia passati all'accettazione della recente sconfitta. Cercando anche di capire la famosa questione dell'art.6 del famoso Accordo di Programma di cui parlavo in un post precedente.
Su quest'ultimo punto non abbiamo avuto fortuna. Il vicesindaco ha fatto del suo meglio per spiegarci il motivo per cui hanno deciso di firmare l'accordo (sia pure "con riserva") nonostante la presenza suicida dell'art.6. Ma evidentemente qualcosa, forse il mio essere prevenuto e di parte, mi impedisce di capire. Il vicesindaco dice che, per come si erano messe le cose, firmare l'accordo con riserva era l'unico modo per restare in gioco, per continuare a sedere al tavolo delle trattative, sperando quindi di portare a casa qualcosa sul piano delle mitigazioni. Questo è quanto sono riuscito a capire nel frenetico botta e risposta.
L'ho capito, ma continuo a non essere convinto.
Se abbiamo accettato l'art.6 che limitava alla sola prov.di Milano la ricerca di un trattato alternativo, come potevamo sperare in una soluzione utile per Cascine, almeno per quanto riguarda il tracciato?. Con quell'articolo capestro che pendeva sulla nostra testa, come potevamo sperare che le trattative andassero in porto? Infatto cos'è successo? E' successo che Melzo e Pozzuolo (questo ci hanno detto lunedì sera) sono riuscite a spostare a sud il tracciato nel loro territorio. Per loro, ovviamente, l'art.6 non era un limite, in quanto non avevano bisogno di spostare il tracciato oltre la provincia di Milano. Loro avevano spazio a sufficienza!
Chi è rimasto fregato dall'art.6 siamo noi e Truccazzano, perchè non abbiamo spazio per spostare il tracciato a sud senza uscire dalla provincia. E così è stato.
Dice: "Però in questo modo, almeno, possiamo trattare sulle mitigazioni!".
Anche questo mi pare un argomento debole. Le mitigazioni sono un atto dovuto. Non sono una gentile concessione della soc.BreBeMi. La protezione del cittadino dall'inquinamento acustico (vedi anche l'argomento ferrovia) è prevista dalla legge.
Forse l'unico punto su cui ormai possiamo contare è la trattativa per le opere di compensazione.
Come dire: "Siamo stati bravi, abbiamo firmato l'accordo di programma nonostante fosse un suicidio. Adesso vediamo cosa ci date in contropartita".
Do ut des.
Diciamo allora chiaramente che abbiamo firmato l'accordo di programma per poter, almeno, portare a casa qualche spicciolo (milioni di euro) in opere di compensazione. Strade, opere pubbliche.
Su questo punto devo dire che l'incontro di Comitato è stato produttivo e si è creato uno spirito di collaborazione che non vedevo da tempo.
Riva e Conforti ci hanno illustrato i punti che già loro avevano elaborato, e che si propongono di sottoporre ad una assemblea pubblica da tenersi a breve.
Vale la pena di dar loro un'occhiata, perchè mi pare che abbiano fatto un buon lavoro.
Con colori diversi ho disegnato approssimativamente le opere che "arricchiranno" il nostro territorio.
Si possono vedere la vecchia ferrovia, la nuova, l'alta velocità e la BreBeMi.
Questi sono i regali che la nazione ha deciso di fare agli abitanti di Cascine. Troppa grazia!.
Passiamo adesso a alla parte "buona". L'opera di mitigazione è quella grossa che si vede in verde scuro, che va più o meno dalla Porra alla via per rivolta. Inizialmente avrebbe dovuto essere una galleria artificiale che avrebbe dovuto nascondere l'autostrada. Poi, fatti due conti, si sono accorti che sarebbe costata uno sproposito e sarebbe stata un obbobrio a vedersi.
Hanno invece deciso di fare un terrapieno che dovrebbe nascondere completamente l'autostrada e la ferrovia. Il terrapieno sarebbe piantumato ed offrirebbe una buona protezione dal rumore e dalla visuale di strade e ferrovie.
E qui finiscono le opere di mitigazione.
E si apre il capitolo delle opere di compensazione. Ossia il do ut des, il modo per dire "scusate per il disturbo". E dovremmo essere "noi" a chiedere, a guidare la trattativa.
Cosa chiedere?
Questo è quel che, se ricordo bene, hanno proposto Riva & Conforti:
- Un centro sportivo a ridosso del terrapieno. Servirebbe a rendere più confortevole la vita nella nostra frazione. Potrebbe servire, oltre che alla gente di qui, anche a chi viene da fuori, che potrebbe così accorgersi che Cascine esiste. E potrebbe invogliare qualcuno a trasferirsi da noi. E servirebbe, nel frattempo, ad evitare tentazioni di edificazione industrial-logistica in quella zona.
- Un centro per anziani. Una estensione della Casa di Riposo. A quanto pare la lista d'attesa per la casa di Riposo di Cassano è di almeno 60 persone. Quindi le condizioni ci sarebbero. Il vantanggio per Cascine? Beh, ancora il fatto che i parenti delle persone anziane avrebbero la possibilità di conoscere Cascine.
- Un micro asilo nido.
- Una strada che possa inizialmente servire ad evitare il transito dal centro di Cascine dei mezzi che lavoranno in Cantienre. E poi possa restare come necessaria opera di viabilità urbana, soprattutto in vista di future espansioni residenziali.