Qui trovano posto le libere rilessioni di Randazzo, le notizie false e tendenziose, le cattiverie gratuite e politicamente scorrette.
Si parla di Cascine San Pietro e di Cassano d'Adda, ma non solo. Di tutto quello che mi passa per la testa. Infomatica, politica, libri.
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Mecoledì 5 dicembre 2007 ore 21 presso il salone del nuovo centro civico in via Dante incontreremo Maurizio Martina, nuovo segretario regionale PD
tutti i cittadini sono invitati, e al termine potremo brindare in compagnia.
Vorrei segnalare nel frattempo che è nata la sezione di Cassano del Partito Democratico. Questo è il volantino di presentazione, e qui sotto puoi vedere il video che abbiamo preparato per l'occasione, e che reperibile su youtube:
Venerdì 30 novembre 2007 - ore 21 a Melzo - Saloncino di Palazzo Trivulzio Via Dante, 1 (Centro storico) si terrà un altro incontro sulle problematiche riguardanti la situazione dei nostri Ospedali. In questa occasione i relatori intendono presentare alle Istituzioni e alla popolazione lo stato dei lavori per garantire al servizio sanitario della nostra ASL un futuro di qualità.
RELATORE: Prof. Vittorio Mapelli - Docente di Economia Sanitaria, Università Statale di Milano PARTECIPANO: Dr. Alberto Scanni - Direttore Gen. Azienda Ospedaliera di Melegnano Dr. Luigi Miglio - Direttore Gen. ASL MI2 Alessandro Colucci - Consigliere Regionale di maggioranza, Commissione Sanità Sig.ra Maria Grazia Fabrizio - Consigliere Regionale di minoranza, Commissione Sanità Fulvia Colombini - Camera del Lavoro di Milano in rappresentanza di CGIL, CISL, UIL Sarà presente un Sindaco in rappresentanza della “Conferenza dei Sindaci ASL MI2”
Si chiama Kindle, non è ancora disponibile in Italia. Negli USA lo vende Amazon a $399, ma i primi esemplari sono stati venduti tutti in 5 ore e mezza!
L'oggetto è leggerissimo, meno di 300gr. Ha un buon display di tipo "electronic ink", leggibilissimo anche in pieno sole (come la carta stampata), si collega (senza costi!) alla rete celluare 3G (UMTS?) per scaricare libri, giornali, blog, wikipedia e quant'altro verrà man mano disponibile. Dispone di un catalogo di 88'000 libri, tutti i maggiori quotidiani e periodici USA e mondiali (non ancora italiani, ovviamente!), i 250 blog più famosi ecc ecc ecc... Ha memoria per 200 titoli. In pratica potremo portarci in vacanza, in 300gr, qualcosa come 200 libri e la possibilità di leggere ogni giorno i quotidiani e i periodici a cui siamo abbonati. Per ora non è bellissimo, ma è leggero, la batteria dura tantissimo (due giorni "online", più di una settimana se non ci si collega alla rete). I libri costano $9.99, il primo capitolo di ogni libro può essere letto aggratis per farsi un'idea prima di acquistartlo, permette di prendere note, ha mille altre features e.... LO VOGLIO! Quando arriverà in Italia?
Ma.......
E' facile pensare che, in una prospettiva più o meno lunga, strumenti come questi finiranno per sostituire la carta stampata. Perchè diavolo uno studente dovrebbe portarsi a scuola tonnellate di libri e dizionari, quando potrà averli sul suo ebook o come diavolo si chiamerà? Perchè uno dovrebbe riempirsi la casa di migliaia di libri da spolverare, che occupano spazio, che non vengono ri-letti (a volte neanche letti!) per decenni? L'ebook sarebbe e sarà la soluzione. Pensa quanta carta risparmiata, quanti alberi salvati, quanto spazio delle nostre case da recuperare! Ma questo apre un panorama inquietante. Se un libro ce l'ho a casa, in formato cartaceo o anche elettronico, il suo contenuto è garantito e inalterabile. Se ho a casa un giornale, un ritaglio, potrò consultarlo a distanza di anni e decenni. Ma il libro, il quotidiano elettronico, quelli risiedono in un server remoto. Non posso sapere se qualcuno, senza dirmi niente, li modifica. Metti che un certo quotidiano, un certo libro, riporti una notizia che non piace al potente di turno. Anche a distanza di anni sarà possibile modificare la storia, eliminare notizie scomode, crearne di false. Ricordi come faceva Stalin, che cancellava dalle foto le persone cadute in disgrazia? Riscrivere la storia sarà facilissmo. Una notiziola cancellata quà.... una inserita là... Leggermente in ritardo, ma le prospettive di 1984 di George Orwell si stanno sempre più concretizzando.
« Se i fatti invece dicono il contrario, allora bisogna alterare i fatti. Così la storia si riscrive di continuo. Questa quotidiana falsificazione del passato, intrapresa e condotta dal Ministero della Verità, è necessaria alla stabilità del regime. [...] La mutabilità del passato è il dogma centrale. » (George Orwell, 1984, 1948)
Per quanto riguarda la BreBeMi, pare sia ormai passata la linea della trattativa, della accettazione, del male minore, delle compensazioni. Qualcuno però, a quanto pare, non ha rinunciato a tentare di difendere il nostro territorio. Si tratta di una lotta difficile, perchè la "saggezza" pare sia ormai dominante. Ma forse, davvero, bisognerebbe essere meno "saggi" e più combattivi, per difendere la nostra salute e la qualità della nostra vita.
La manifestazione è organizzata da: Comitati zona Martesana – Comitato Popolare No Brebemi No Tav Bassa Bergamasca - Coordinamento Interprovinciale per la Mobilità Sostenibile - Legambiente Lombardia – Osservatorio della Martesana–Ass. ne studentesca “Student Sx”Milano- Giovani Comunisti/e Milano e provincia– Federazione Giovanile Comunisti Italiani-Ass. Sinistra Critica – Collettivo Giovanile”Uscita di Sicurezza”Romano di Lombardia- SdL -Rifondazione Comunista – PdCI – Sinistra Democratica – Verdi
Non ho ancora scritto una parola sull'ultima riunione del Comitato di Cascine, tenutasi ormai due settimane fa, il 5 novembre 2007. Non ho scritto una parola perchè ho voluto riflettere molto prima di scrivere. Lasciar decantare. Provo a scrivere adesso, nel modo più asettico possibile. Pochi i presenti, come al solito, meno del solito. Una decina scarsa di persone. Gli argomenti sono quelli più caldi per la nostra frazione, ossia la BreBeMi, la Ferrovia, la Scuola. Questa volta però le notizie vere erano poche. Il consigliere Riva ed il vicesindaco Conforti sembravano esitanti, abbottonati. Alla fine è stato il Vicesindaco Conforti a parlare chiaro, e a dire più o meno che non era disposto a raccontare i risultati degli incontri con i vari enti (BreBeMi, Ferrovie, Regione) e delle varie trattative, se poi queste informazioni finivano sul blog del Randazzo. E' stato un bene che questo argomento sia finalmente venuto a galla. Erano mesi che questa polemica della riservatezza e del blog si trascinava, senza mai diventare evidente. L'abituale franchezza del Vicesindaco Conforti ci ha aiutato ad uscire da questa situazione indeterminata. Con pacatezza il consigliere Riva mi ha fatto notare che a volte può essere controproducente pubblicare sul Blog notizie che riguardano trattative ancora in fieri, e che potrebbero quindi falsare il risultato delle trattative in corso. Il discorso non fa una grinza. Resta però l'esigenza di informare tutti coloro che, pur non partecipando alle riunioni di Comitato, sono interessati agli argomenti trattati ed agli sviluppi delle varie trattative. Si dovrebbe trovare un giusto equilibrio fra le comprensibili esigenze di riservatezza e la altrettanto comprensibile voglia di essere informati. Purtroppo su questo punto non si è fatta la sufficiente chiarezza. La mia proposta è stata quella di segnalare, durante le riunioni, gli argomenti da tenere riservati, lasciando per gli altri la massima libertà di pubblicazione. E' stata fatta nuovamente la proposta di acquistare o realizzare una bacheca da posizionare possibilmente di fronte alla chiesa, sul recinto dell'oratorio, per rendere pubbliche le convocazioni ordinarie e straordinarie del comitato, gli ordini del giorno, e magari (perchè no?) un piccolo riassunto delle cose dette (quelle che si possono dire, ovviamente!). Sarebbe un segno di rispetto nei confronti dei cittadini. E' emersa poi una nota polemica nei confronti di tutti quei cittadini che chiedono di essere informati (magari al bar) ma che non muovono mai un passo per partecipare alle riunioni di comitato. Personalmente penso che ognuno viva la politica con le modalità che più gli si addicono. Non tutti sono fatti per le riunioni politiche, per i comitati, per le assemblee. Alcuni preferiscono semplicemente tenersi informati, riservandosi di partecipare solo agli avvenimenti più importanti, come le assemblee o le elezioni. Mi pare un atteggiamento del tutto legittimo, che non vada sanzionato. Non mi pare sia giusto dire: "Se vuoi sapere le cose, vieni alle riunioni, altrimenti arrangiati". Un'ultima parola sulla "politica". Io continuo a definire politiche le nostre riunioni. Altri continuano a definirsi "apolitici" o addirittura "schifati dalla politica". Bisognerebbe fare una piccola riflessione, a questo proposito. E' "politica" ogni azione rivolta alla cosa pubblica, alla città, alla "polis". Sono politiche le nostre riunioni dove si cercano soluzioni ai problemi che ci assillano. E' politica cercare di proteggere la nostra frazione dagli effetti nefasti del rumore delle ferrovie (Sindaco???) o dall'inquinamento globale della BreBeMi. E' politica occuparsi di scuole e di strade. Tutto ciò che riguarda le nostre vite di cittadini è politica. Penso che molti dovrebbero smettere di candidarsi a ruoli di guida del paese e poi rivendicare orgogliosamente un'assurda ed improbabile distanza dalla politica.
Ieri (e forse anche sabato scorso) a Cascine c'era il banchetto di Forza Italia con le bandiere a raccogliere le firme contro il Governo Prodi. Mi sono fermato a fare quattro chiacchiere con la gentile e cordiale signora (Ferrario?) che stava smantellando il banchetto, verso mezzogiorno.
Prima notazione: a quanto mi diceva la signora hanno raggiunto una cinquantina di firme. Perbacco! Decisamente Cascine sta rivelando un'anima profondamente di destra, se confrontiamo le 50 firme di Forza Italia con i 26 votanti per le primarie del Partito Democratico. Certo, non stiamo analizzando i risultati di una consultazione ufficiale. Sappiamo bene che il risultato delle ultime consultazioni politiche era decisamente più equilibrato. Ma si tratta pur sempre di una indicazione interessante di cui anche noi, dal lato del PD, dovremmo tenere conto.
Seconda notazione: prima di andare a visitare il banchetto di FI ho incontrato un caro e giovane amico (under30) che ha commentato amaramente il mio desiderio di dialogo con "l'altra parte". Mi ha detto: "non è così che funzionano le cose. Non è con il dialogo con questa gente che si ottengono risultati. Purtroppo il nostro mondo funziona per contrapposizioni frontali". Non sono d'accordo. Il mondo è come ce lo facciamo noi, giorno per giorno. Se seminiamo bene, raccogliamo buoni frutti. Se seminiamo vento, raccogliamo tempesta. Non voglio rinunciare a poter sorridere anche a chi, di Forza Italia, si presenta in piazza come altre volte facciamo noi. Mi è sembrato simpatico andare a portare il mio saluto, così come mi sarebbe piaciuto che qualcuno della destra di Cascine fosse venuto a salutarci quando abbiamo fatto le primarie per il PD. Invece abbiamo trovato una chiave rotta nella serratura, che ci ha impedito l'utilizzo del centro Polifunzionale. E qualcuno si è lamentato per il fatto che, come ripiego, abbiamo dovuto usare lo studio d'arte contiguo. Chissà, forse la prossima volta ci sarà maggior simpatia.
Terza notazione, la signora di Forza Italia non era di Cascine. Ancora una volta la nostra frazione si distingue per una forte diffidenza nei confronti della politica organizzata. Ci sentiamo separati dal resto del tessuto politico cittadino, diffidenti, insoddisfatti. Partecipiamo alla vita politica solo perchè pensiamo che qualcuno debba pur farlo. Ma lo facciamo mantenendo le distanze, chiamandoci fuori. Non so se è un bene. Sarebbe un bene se a questa diffidenza facesse seguito una vera forma di organizzazione politica locale. Se ci fossero riunioni, se la gente si ritrovasse a discutere i problemi locali, le proposte, le soluzioni. Invece ci si conta, senza confronto, solo in occasione delle consultazioni ufficiali o di partito, in occasione delle raccolte di firme. Per il resto tutto passa nella più torpida indifferenza.
Ultima notazione, il partito (Forza Italia) che era in piazza a raccogliere le firme, non esiste più. Il suo fondatore ne ha deciso la chiusura, in favore di una nuova formazione, il PDP (Parito Del Popolo delle Libertà). La sigla richiama molto quella del PD (Partito Democratico). Voglia di confusione? Berlusconi dice che si tratta di un partito che "nascerà dalla gente" e "farà a meno dei professionisti della politica". Domanda: come fa a nascere dal basso un partito che nasce dalla volontà del suo fondatore? E come può fare a meno dei professionisti della politica se nel suo DNA, nella sua ossatura, saranno certamente presenti tutti quei personaggi che hanno navigato tutti i mari della politica negli ultimi decenni? A partire dallo stesso Berlusconi, che è in politica da 13 anni. Per continuare con i Bondi, i Chicchitto, i La Loggia, i Vito e tutti gli altri. Parole, parole, parole....
In ogni caso, dal punto di vista puramente spettacolare, è bello vedere questo attempato uomo di spettacolo che non demorde, e non perde occasione per stupirci. Bisogna ammettere che fra lui e Bossi non ci si annoia mai.
Qualche settimana fa, erano i primi di ottobre 2007, il nostro sindaco (stimolato dalle misure di rumore effettuate da Maviglia e rese pubbliche da questo blog) organizzò una riunione con i rappresentanti delle Ferrovie per chiarire la questione della mancata installazione delle barriere antirumore. I tecnici delle ferrovie spiegarono che le barriere non ci sarebbero state prima dell'ottobre 2008. Il nostro sindaco, invece di sbraitare e mandare al diavolo i tecnici in questione, chiamò giornalisti e fotografi e si mise in posa sorridente insieme a vicesindaci, assessori e consiglieri. Una splendida foto ricordo!
Era il sindaco "lato A" (come si usava nei vecchi dischi in vinile!).
Nell'articolo dell'ultimo numero della Gazzetta dell'Adda troviamo invece il sindaco "lato B", che è di tutt'altra pasta! E' un sindaco tosto, volitivo, persino incazzereccio. Batte i pugni sul tavolo, e le canta chiare alle Ferrovie, dicendo che è stufo dei ritardi e che sarà ora di completare le opere viabilistiche, sottopasso a Cascine e riqualificazione della provinciale per Rivolta. Bene, questo è il Sindaco che ci piace! Meglio il lato B, Sindaco! Ma per quanto riguarda le barriere, non c'è proprio niente da fare? Dobbiamo davvero aspettare l'esito delle prove sulla Roma Napoli? E se andassero male, qual'è il piano B? Lasciare gli abitanti di Cascine esposti al rumore ancora per quanti anni?