22 maggio 2008

L'opposizione morbida

In un recente articolo sul Messaggero il buon Fioroni dice:
Il vizio del muro contro muro è ben radicato dall’una e dall’altra parte. Non si può continuare a perdonare a priori le scelte della propria casa politica, criticando invece qualunque decisione provenga dagli avversari. Oggi non basta più gridare e dire solo dei no. Stiamo cercando di crescere, favorendo il dialogo, non l’inciucio
.
Probabilmente ha ragione lui, forse. Ma come gestire allora una cosa come quella denunciata oggi da Marco Travaglio sul suo blog: dove dice fra l'altro:
Ma credete davvero che un giurista, un uomo di legge del calibro dell’on. avv. Niccolò Ghedini inserirebbe mai nel pacchetto sicurezza un codicillo di 13 righe che favorisce il suo cliente più illustre, Silvio Berlusconi? (...) Qualcuno potrebbe persino malignare sul fatto che l’unica emergenza sicurezza che sta a cuore a Ghedini è quella del Cainano, imputato per corruzione giudiziaria del testimone Mills e per falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale nel processo Mediaset. Ma, conoscendo quel pezzo d’uomo dell’On. Avv., siamo pronti a giurare che il codicillo che allunga i processi di un paio di mesi (nel testo iniziale erano addirittura 2 anni) per dar modo all’imputato di decidere con comodo se patteggiare anche a fine dibattimento e rinviare la sentenza del processo Mills a dopo le ferie, quando il reato sarà caduto in prescrizione, è stato studiato soltanto al nobile scopo di abbreviarli, i processi.

Consiglio la lettura integrale del post, tutto sommato abbastanza breve.
Quale dovrebbe essere il ruolo di una opposizione credibile, di fronte ad eventi simili.
Marco Travaglio viene oggi visto con estremo fastidio, sia a destra che (e questo non lo capisco) a sinistra.
Lo si accusa di essere inopportuno e di fare di tutto per rompere il clima di nascente cooperazione.
Ed in effetti Travaglio fa proprio l'opposto di quel che sembra suggerire Fioroni. Invece di sorvolare sulle magagne di una e dell'altra casta, Travaglio mette il dito in entrambe le piaghe. Colpisce il Cainano ogni volta che questo gliene offre l'opportunità (cioè sempre, è come sparare sulla croce rossa) e colpisce anche dall'altro lato (vedi ad esempioquesto video ed anche questo video ed infine questo articolo),
quando alcuni uomini di sinistra si dilettano di banche e scalate.
Forse è per questo che Travaglio non piace a destra e neanche a sinistra.
Secondo me invece il modo giusto per uscire dalla sfiducia che hanno gli elettori nei confronti della politica (e quindi anche nei nostri confronti, di noi che della politica ci occupiamo a livello locale) è quello di colpire gli errori in entrambe le direzioni, a destra come a sinistra. Uscendo da quella follia che ha portato tanti a dire "questo non è il momento di farci del male", bloccando ogni critica dalla nostra parte con la scusa dell'emergenza elezioni, dell'emergenza Berlusconi, della eterna emergenza italiana.

0 Commenti:

Posta un commento

Link a questo post:

Crea un link

<< Home page