15 aprile 2009

Di cosa viene accusato Santoro?

Santoro, nella trasmissione Anno Zero del 9 aprile ha raccontato il terremoto, dando voce anche a chi si è sentito trascurato dagli aiuti, a chi ha pensato che fossero in ritardo, insufficienti, male organizzati.
E' uscito dal coro unanime del "tutto va bene madama la marchesa" rappresentando una realtà multidimensionale, unica eccezione in un panorama informativo piattamente monodimensionale.
Ha fatto informazione.
Lui a me sta antipatico. E lasciava trasparire (posso sbagliare) quasi una voglia di trovare le sfasature. Ma non le ha trovate lui. Le ha fatte dire a chi era sul campo, a chi aveva perso amici e parenti sotto le macerie, ai dottori che erano rimasti per ore senza acqua da dare agli ammalati. A tutti coloro che erano rimasti invischiati nelle pieghe della macchina degli aiuti.
Non avrebbe dovuto. E' stato accusato di lesa maestà, di aver infangato il lavoro dei volontari.
Niente di più falso, ovviamente.
Ma qualcuno sta approfittando dell'emergenza terremoto per dare l'ultimo colpo all'informazione non allineata, non "embebbed".

Riporto dal sito della sinistra democratica:

Ma di cosa viene accusato Michele Santoro per il suo Anno Zero di giovedì scorso? D’aver raccontato, con immagini e testimonianze, la grande generosità degli uomini della protezione civile e la leggerezza con cui i loro capi hanno valutato quattro mesi di scosse sismiche in Abruzzo? D’aver dato la parola a una ragazza che si chiedeva e ci chiedeva se quei suoi amici morti sotto le macerie della casa dello studente dell’Aquila sono solo il costo di una fatalità? E di cosa lo accusano, nella conduzione della trasmissione, di aver lasciato ampio spazio con diritto di parola e di replica a un sottosegretario del governo e al direttore del Giornale di Berlusconi? Trasmissione dolente per ciò che ha mostrato: ma impeccabile. Sgradevoli semmai sono oggi i commenti, e questa voglia di incenso per far dimenticare in fretta che dietro una città che crolla ammazzando quasi trecento persone ci sono anche colpe e colpevoli. Di cui gli irreprensibili critici di Santoro preferirebbero non parlare affatto.

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10 aprile 2009

A cosa servono le raccolte di fondi pro-terremoto?

Siamo bombardato da ogni lato da raccolte fondi per i terremotati de l'Aquila.
Viene d'istinto di dire "si, diamo una mano". A volte è facile, basta mandare un sms, neanche serve andare alla posta a fare il versamento.
Ma chi gestisce questi fondi? Per quali iniziative vengono utilizzati?
Berlusconi ha detto con orgoglio che non c'è bisogno di tende e alimenti. Siamo autosufficienti.
La protezione civile sta diventando degna di un paese civile. Ha reagito meglio che tutte le altre volte. Non perfettamente, è chiaro. Ma viviamo in un paese che di organizzativamente perfetto non ha niente. Ieri ho visto Ballarò, ed ho avuto l'impressione che si volesse cercare il pelo nell'uovo. Ma ci sta anche questo, una coscienza critica è necessaria.
Berlusconi ha anche rifiutato gli aiuti economici offerti dagli altri paesi del mondo. Ha detto "Grazie, ma per adesso ce la facciamo. Magari più avanti".
Ecco, magari più avanti.
E, soprattutto, aiuti mirati.
Il terremoto ha colpito duro perchè le case sono costruite male, in spregio delle norme antisismiche, in spregio della attuale cultura tecnologica.
Il know how esiste, chi vuole sa come costruire un edificio che resista.
E' mancato questo, soprattutto.
E allora a cosa serve il mio euro, i miei dieci, cento, mille euro dati sull'onda dell'emozione? A ricostruire cosa? Come? Con quali garanzie?
Forse sarebbe meglio dare quest'euro dopo aver accuratamente selezionato il destinatario. Adesso l'euro serve solo come gesto scaramantico, per allentare la tensione, la paura, per manifestare il sollievo di chi vive in una zona non sismica. Di chi vede le disgrazie altrui.
E, soprattutto, le raccolte fondi servono a chi le lancia per coprirsi di gloria. I vari telegiornali, i giornali stampati. Fanno tutti a gara per raccogliere fondi e per dire "i nostri lettori, i nostri ascoltatori hanno dato di più".
A me non piace. E penso che non parteciperò a queste raccolte fondi di cui ignoro tutto.
Invito invece chiunque sappia di una raccolta fondi mirata ad una ricostruzione credibile, di comunicarla a me e a tutti.
Salvo

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