12 dicembre 2007

Trasparenza sul sito del Comune di Cassano d'Adda

L'argomento trasparenza è stato affrontato in un post precedente. Nel fratttempo qualcosa è cambiato, e si può andare sul sito del Comune di Cassano d'Adda per vedere che è iniziato un processo di pubblicazione degli atti. Possiamo infatti leggere: "Benvenuti nella sezione del sito dedicata alla documentazione del comune. Da questa pagina è possibile consultare la seguente documentazione" e segue l'elenco delle categorie consultabili, ossia:
  • archivio dei regolamenti
  • statuto comunale
  • archivio delle delibere
  • archivio delle ordinanze
  • archivio dei comunicati
Mi sono quindi tuffato nell'archivio delle delibere e si è aperta una pagina con questa introduzione: Questo servizio mette a disposizione del cittadino gli atti amministrativi del Comune che possono così essere scaricati e/o stampati direttamente sul proprio computer. Figo! Introduzione seguita da una serie di parametri che permettono di specificare alcuni parametri per meglio mirare la ricerca. Ho provato quindi a specificare anno 2007, tipologia "Delibera di Consiglio Comunale", settore "Servizi sociali" ed ho ottenuto questa lista di documenti consultabili:

elenco atti selezionati
tipologia: Delibera di Consiglio Comunale

oggetto: Approvazione convenzione per gestione associata della formazione professionale per disabili e soggetti deboli.

Provvedimenti conseguenti.

data seduta: 23/04/2007
numero atto: 29
settore proponente: Servizi Sociali
tipologia: Delibera di Consiglio Comunale

oggetto: Approvazione del regolamento del buono sociale per i bisogni dell’infanzia e per il sostegno dei nuclei familiari in condizioni di fragilità (L.289/2002, art.46, comma 2) – Piano di zona ambito territoriale Distretto 5 di Melzo

data seduta: 23/04/2007
numero atto: 28
settore proponente: Servizi Sociali

Figo!
E adesso? Come faccio a consultare, ad esempio, l'atto 28 della seduta del 23/04/2007? Non c'è nessun link da cliccare, nessuna ulteriore istruzione da seguire. L'introduzione diceva che avrei potuto scaricare e/o stampare il documento sul mio computer. Per ora si tratta solo di una pia illusione.

Discorso analogo per le delibere di giunta. Le ordinanze vengono elencate tutte. Ma non capisco se viene visualizzato solo il titolo o tutta l'ordinanza. Le ordinanze sono documenti di poche righe come queste?

Disposizione di accensione degli impianti di riscaldamento presso gli edifici privati e pubblici per la durata massima di sette ore giornaliere
Ordinanza n. 101 - data sabato 6 ottobre 2007

O forse questo è solo il titolo, nel qual caso varrebbero le considerazioni fatte per le delibere.

Cambierà? La strada verso la trasparenza è ancora lunga....

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26 settembre 2007

Riunione di Comitato a Cascine - Scuola

Lunedì sera, alla riunione di comitato di Cascine, ho avuto delle buone sensazioni.
Gli argomenti, come sempre in questo periodo, sono stati la Scuola, la BreBeMi e la Ferrovia.
Della Scuola sappiamo. Pare che la prossima prima elementare rischi nuovamente l'accorpamento perchè i bambini potrebbero essere solo 5 o 6. In queste condizioni i rischi sono molteplici. Non abbiamo ancora capito quali sono i limiti di legge, se ce ne sono. Ma pare che in ogni caso 5 bambini siano troppo pochi per fare una classe. I docenti dicono che si tratta di qualità dell'offerta didattica. Con soli 5 bambini non scattano le condizioni minime per una buona didattica. A me questa cosa pare paradossale. Nella mia mente semplice, meno bambini ci sono, più l'insegnante può dedicare le proprie energie ed il proprio tempo ad ogni bambino, ottenendo risultati migliori. Ma probabilmente il mio e' un approccio semplicistico. Sta di fatto che occorre trovare altri candidati alla prima. Come? Offrendo una contropartita, incentivi. Pare che da parte del Comune ci sia la massima disponibilità ad appoggiare e finanziare iniziative valide. Si ipotizza, banalmente, il trasporto gratis. Sconti sulla mensa, o finanziamento completo. E rafforzamento dell'offerta didattica. Si è fatta, ad esempio, l'ipotesi di potenziare l'aspetto di insegnamento musicale. Trasformando questa scuola in una specie di piccola accademia musicale. L'assessore Albano, in un incontro tenutosi la settimana scorsa, ha dichiarato la propria disponibilità. Lo stesso dicasi per la Vicaria della dirigente scolastica.
Certo è che occorrerà ricominciare la "caccia all'alunno", andando casa per casa a parlare con i genitori, cercando di convincerli a portare i loro bambini alla scuola di Cascine.
L'aspetto positivo, in questa continua incertezza, è che da parte del Comune pare esserci una certa disponiblità.

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24 settembre 2007

Il WiMax blindato è in arrivo

Il WiMax blindato è in arrivo

(Articolo tratto da Punto Informatico 24 sett 2007)

In sintesi
In attesa che le gare per le licenze prendano il via, le Province si candidano come parte attiva per affrontare il digital divide. Nel frattempo c'è chi intende affondare le gare volute dall'Autorità TLC

Roma - L'autunno è ufficialmente iniziato, per cui l'obiettivo di far partire entro l'estate i bandi di gara per l'assegnazione delle licenze WiMax è stagionalmente sfumato. Ma la gara - ripetono quotidianamente dal Ministero - dovrebbe essere imminente e, accanto a chi si fa avanti nella speranza che questa tecnologia risolva il problema del digital divide nel proprio territorio, c'è chi si propone di impugnare il regolamento sulle modalità di assegnazione delle licenze.

A farsi avanti - come riporta Ultimomiglio.news - sono le Amministrazioni Provinciali italiane, che chiedono al Ministro delle Comunicazioni di porre in essere tutti gli strumenti tesi a superare rapidamente il problema del digital divide, candidandosi a prendere parte ai progetti locali con proprie risorse. È quanto ha dichiarato Fabio Melilli, presidente UPI (Unione delle Province Italiane), a margine della seduta della Conferenza Unificata della scorsa settimana: "Siamo pronti a impegnare risorse sul WiMax e non disdegneremmo che qualche licenza fosse lasciata agli enti locali, laddove non esistessero privati intenzionati ad investire sui territori".

"Ci aspettiamo un tavolo di confronto molto serrato - ha aggiunto Melilli - che ci possa portare presto, in coincidenza con il rilascio delle licenze WiMax, a risolvere il problema (...) Ci sono province italiane dove l'80% del territorio non ha ancora la banda larga: questo colpisce soprattutto le giovani generazioni delle zone interne del paese".

Ma, sempre in tema di assegnazione delle frequenze, sopravvivono le perplessità di osservatori, analisti e operatori. Morse ha avuto accesso ad una lettera - destinata al Ministero delle Comunicazioni, all'Authority TLC e ai Commissari Europei alle Comunicazioni e alla Concorrenza - con cui alcune società, rappresentate da uno studio legale, hanno inteso contestare il regolamento deliberato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Oggetto della contestazione, alcuni "profili di illegittimità" che emergerebbero dalla lettura di tale regolamentazione, in cui - sostanzialmente - la posizione dominante di Telecom Italia e quella oligopolistica degli operatori di rete mobile non sarebbero considerate condizioni di privilegio: di fatto, l'incumbent e le aziende di telefonia mobile non appaiono sottoposte a condizioni o a vincoli particolari e possono prendere parte alle gare alla stessa stregua di altri operatori, con i vantaggi derivanti dal possesso e dall'utilizzo di un'infrastruttura consolidata.

Già all'uscita della delibera con cui erano state fissate le linee guida per le gare si sollevarono vivacissime polemiche, anche in merito alla policy delle aste a rilancio e per quei "criteri di idoneità tecnica e commerciale", elementi che possono concretamente privilegiare le grandi telco in virtù delle loro possibilità tecniche ed economiche. Il rischio, in definitiva, è quello di tarpare le ali ad operatori e fornitori di connettività di piccole dimensioni che - vedendosi svantaggiati - potrebbero scoraggiarsi e lasciare campo libero ad incumbent e gestori di telefonia mobile.

Il tutto in un quadro che, come noto, non prevede alcuna riserva di frequenze per un uso libero, come invece richiesto a gran voce da esperti di primo piano.

Dario Bonacina


Rimane da aggiungere da parte nostra che, se le provincie si stanno muovendo per restare nel gioco del Wi-Max, sarebbe bene che si muovessero anche i comuni, ed anche il nostro. Sappiamo che il Comune di Mantova si sta muovendo insieme ad altri comuni. Ed il nostro comune, che fa? Ci piacerebbe avere notizie dal nostro Sindaco.

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21 settembre 2007

Il gioco delle tre carte - 2 - Aggiornamento

Ricordate il post precedente in cui si parla dell'accordo di programma con cui in pratica si accetta il vincolo delle modifiche al tracciato BreBeMi "che coinvolga la sola provincia di Milano"?
Ho finalmente potuto vedere la delibera con cui la giunta del Comune di Cassano recepisce questo accordo.
Per leggerla tutta (non è lunga) fai click qui.
In pratica si dice che il famoso art.6, l'articolo capestro di cui si parla nel post precedente, è troppo oneroso. E che quindi l'accordo di programma viene firmato "con riserva".
Cosa questo significhi, è tutto da chiarire.
La delibera recita infatti:
Qualora quanto previsto in detto articolo (il famoso art.6) venisse attuato secondo le loro (dei sindaci) indicazioni, tale riserva verrà sciolta e l'adesione all'Accordo di Programma sarà confermata; in caso contrario i suddetti comuni (Cassano, Truccazzano, Pozzuolo e Melzo) avranno facoltà di non confermare la loro adesione e di attuare e/o proseguire ogni azione che ritenessero necessaria alla salvaguardia del loro Territorio.

Cosa diavolo significa "firmare un accordo con riserva"? O si aderisce, o non si aderisce, no? La riserva sembra essere un'aspetto del tutto formale. E infatti, nella sostanza, mi pare carta straccia.
Diciamo pure che la regione ha disatteso le nostre aspettative. Che la tutela del territorio e della salute dei cittadini non è stato il primo pensiero di tutti gli attori, dai due governi alla regione alla provincia.
Adesso cosa facciamo? Abbiamo in mano la nostra famosa firma "con riserva". A che ci serve?
Potrebbe il Sindaco Sala chiarire cosa ce ne facciamo, adesso, della firma "con riserva"?.

A margine di tutto questo vorrei far notare che la lettura di queste delibere ha richiesto quasi una operazione di "intelligence". Avrei voluto, banalmente, andare sul sito internet del nostro comune, e trovare online le delibere. Cosa che succede normalmente sui siti web degli altri comuni. Perchè il nostro comune deve essere blindato e le informazioni così difficili da ottenere?
Di questo argomento ne ho già parlato in un post precedente. Resta solo da dire che questi, fra i comuni a noi vicini rendono consultabili via web le delibere:
Comune di Gorgonzola: tramite motore di ricerca
Comune di Vaprio: delibere e determine
Comune di Melzo: delibere, determine, ordinanze
Comune di Inzago: delibere di Giunta e di Consiglio
ecc ecc ecc....
Insomma, siamo circondati dalla traspoarenza. E noi?

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27 luglio 2007

Sito del Comune: trasparenza e atti pubblici

Cosa deve fare, a Cassano, un qualsiasi cittadino che voglia consultare le delibere del consiglio comunale, quelle di giunta o le determine? Penso debba andare in segreteria comunale, chiedere quel che vuole, spiegare come mai lo vuole, forse riempire qualche modulo, forse anche pagare delle fotocopie. E, forse subito, forse dopo qualche giorno, potrebbe ricevere il materiale richiesto . Troppi "forse", vero?. Confesso che non ci ho mai provato, ma ho sentito racconti poco rassicuranti da parte di altri cittadini.

Cosa succede invece nei comuni intorno a noi? Ho provato, ad esempio, ad entrare nel sito dei comuni di Inzago e di Melzo. Tu che mi leggi volendo puoi estendere il test ad altri comuni del circondario. Il cittadino di questi paesi non deve uscire di casa, andare in comune e seguire la trafila che ho descritto. Gli basta accendere il PC e (sempre che ci sia una connessione internet!) collegarsi al sito del suo comune.

Nel sito del comune di Melzo è possibile consultare in modo integrale (file PDF) tutti gli atti relativi alle delibere di consiglio comunale, delibere di giunta, determine.

Nel Sito del comune di Inzago è possibile consultare in modo integrale (file PDF) tutti gli atti relativi alle delibere di consiglio comunale e alle delibere di giunta. Pare manchino le determine.

Sappiamo bene che il sito del Comune di Cassano è stato "appena" rinnovato dalla precedente amministrazione. Non possiamo quindi dare a questa amminsitrazione tutte le colpe per questo "mancato servizio al cittadino".
Possiamo però chiedere che il sito internet del Comune venga al più presto aggiornato in modo da permettere anche a noi cittadini di Cassano di poter consultare gli atti, per poter valutare l'operato dei nostri "dipendenti".

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